Recovery fund, ora c'è il problema della gestione dei 209 miliardi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Recovery fund, chi li gestisce i 209 miliardi? C’è il rischio dell’ennesima task force

Giuseppe Conte

Recovery fund, c’è il problema della gestione dei soldi. Anche dalla maggioranza si chiede un coinvolgimento diretto del Parlamento.

I sodi del Recovery fund rischiano di diventare un problema per il premier Giuseppe Conte, assediata da una maggioranza che non si è ricompattata dopo la vittoria in Europa.

Recovery fund, c’è il problema della gestione dei soldi

Uno dei problemi principali con i quali deve fare i conti il premier Conte è quello della gestione dei fondi del Recovery fund. Dal Partito democratico era arrivata la proposta di una Bicamerale di regia per organizzare e concordare spese e progetti.

All’idea della Bicamerale si contrappone quella ormai nota della task force ministeriale. L’ennesima nel giro di pochi mesi.

Il timore è quello che si possa procedere con un eccessivo accentramento dei poteri a Palazzo Chigi, e per questo motivo anche dalle forze di maggioranza arriva la richiesta della parlamentarizzazione della gestione dei fondi, con un coinvolgimento diretto anche delle Opposizioni.

Camera dei Deputati Parlamento
Roma 09/09/2019 – Camera dei Deputati voto di fiducia al nuovo Governo / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Camera dei Deputati

Resta aperta la partita per il Mes

La conferma del fatto che il governo non sia propriamente allineato sul futuro arriva da Bruxelles, dove poche ore fa Conte aveva celebrato il trionfo per il Recovery fund. Stavolta invece a fare notizia sono Pd e Movimento 5 Stelle che si sono divisi sul Mes in occasione della votazione di un emendamento presentato, tra gli altri, dalla Lega.

Con l’emendamento in questione si chiedeva di respingere l’uso del Mes per la ripresa economica legata all’emergenza coronavirus. L’emendamento non è passato ma ha raccolto i voti di Lega, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle.

E in effetti quella del Mes èuna minaccia non ancora disinnescata. La sensazione è che Conte sperava di aver chiuso il discorso portando a Roma i 209 miliardi del piano di recupero europeo. Invece Pd e Italia Viva, con la sponda di Forza Italia, continuano a pressare il premier e il Movimento 5 Stelle.

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ultimo aggiornamento: 24 Luglio 2020 10:14

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